“Un film è la vita a cui sono stati tagliate
le parti noiose."
Uomo eclettico e professionista instancabile, entusiasta della vita e innamorato delle sue passioni, Aurelio inizia la sua carriera artistica come musicista, diplomandosi in batteria e percussioni e cominciando a suonare in svariati gruppi sin da giovanissimo.
Durante gli anni dell'università è tra i creatori ed animatori del più grande festival indipendente del Trentino, la "Festa di Mesiano", mentre numerosissime sono le collaborazioni che intraprende con musicisti e teatranti.
Insieme alla musica, coltiva la grande passione del teatro, in particolare il teatro musicale, e comincia a dedicarsi alla regia. Nel 1999 fonda l'Associazione Sperimentazioni Artistiche “L'Officina" di cui è stato Presidente e Direttore Artistico.
Organizza e dirige Laboratori per giovani artisti, promossi da varie Istituzioni (Politiche Giovanili del Comune di Trento, Centro Format della P.A.T., ecc.) e porta in scena con giovani talenti i musical "Tommy" degli Who e"The Wall" dei Pink Floyd, che riscuotono un grande successo di pubblico e critica.
Tra i suoi allestimenti teatrali, mette in scena «The las five years (Gli Ultimi 5 Anni)» rappresentato in prima nazionale a Trento alla presenza dell'autore americano J.R. Brown e successivamente a Roma e a Napoli.
Nel 2005 e nel 2006 è stato Assistente alla regia di Tato Russo del Teatro Bellini di Napoli per «Il ritratto di Dorian Gray» e «La Tempesta».
Dopo il master presso l'IED a Roma in «Scrittura per il cinema e la televisione» decide di dedicarsi a tempo pieno ai media, in particolare modo cinema e televisione. A Trento costituisce la società di produzione indipendente «Decima Rosa», cimentandosi nella sceneggiatura, produzione, regia di progetti sia suoi che di molti colleghi locali, nazionali ed internazionali. In questo periodo collabora assiduamente con le realtà locali e non smette mai di voler trasmettere il suo amore per la scrittura e regia cinematografica, curando corsi e laboratori per i giovani. Tra gli altri progetti, fonda “Cinemalab” il primo corso di regia cinematografica in Trentino.
Nel 2010 decide di fare il salto verso la Gran Bretagna, dove si trasferisce in maniera definitiva. A Londra completa la sua formazione con il diploma in regia e sceneggiatura presso la «London Film Academy», dove in seguito diventerà uno dei docenti. Sempre a Londra fonda la casa di produzione "Freeside Films". Anche quando più tardi la sua carriera decolla, Aurelio non rinuncia mai a coltivare la sua vocazione maggiore, quella di lavorare con i giovani e cercare di trasmettere le sue conoscenze, ma soprattutto il suo contagioso entusiasmo per la narrazione visiva. Negli anni è stato non solo docente, ma soprattutto consigliere e punto di riferimento per moltissimi giovani artisti, tra cui attori, scrittori e filmmaker.
Aurelio ha scritto svariati progetti di fiction, ma è con il documentario che si fa conoscere ed apprezzare a livello internazionale. Fino agli ultimi giorni della sua vita ha lavorato senza sosta come autore e produttore per la serie televisiva 'Vatican Girl', che aveva ideato e sviluppato, uscita su Netflix il 20 Ottobre scorso e che ha riscosso un successo planetario.
Si è spento prematuramente il 28 novembre 2020 per un male incurabile, ma la sua energia e forza vitale continueranno a vivere per sempre in coloro che lo hanno conosciuto, e non solo.
"Innamorato del cinema da sempre.
Appassionato di storie ed indagini.
Per sempre batterista e rocker!"
★
"In love with cinema since ever.
Fond of stories and investigations.
Always rocker and drummer at heart."
Aurelio coltiva sin dall’adolescenza la passione per la musica, diventando già ai tempi dell’università un batterista di alto livello, entrato ben presto nel giro locale dei musicisti professionisti e semi-professionisti di ambito rock e jazz, e raccogliendo notevoli soddisfazioni, con una grande varietà di progetti diversi, in tutta Italia. Così, mentre si laurea in Ingegneria dei materiali, ha anche modo, da presidente dell’ASI Leonardo (l’associazione degli studenti di Ingegneria), di inventare la Festa di Mesiano, riuscendo a renderla non solo un appuntamento imperdibile per gli studenti dell’ateneo trentino, ma anche uno dei più importanti appuntamenti musicali in regione.
Alle opere rock, a partire da “The Wall” dei Pink Floyd e “Tommy” degli Who, arriva da musicista, ma ben presto si lancia nella sfida di metterle in scena, costruendo attorno a sé una squadra di giovani artisti e creativi e coinvolgendo diversi enti importanti del territorio (l’Ufficio Politiche giovanili del Comune di Trento e il Centro Musica, l’Opera Universitaria, il Centro Santa Chiara fra gli altri) perché i suoi progetti diventino da subito patrimonio pubblico. Tutto questo è solo l’inizio di una storia ricchissima e ripercorrere tutte le tappe della sua carriera artistica è impossibile: dall’opera rock passa al musical, curando la produzione e la regia di una serie di spettacoli che assumono rilievo nazionale, in alcuni casi rappresentati per la prima volta in Italia (e in italiano). Dopo aver raccolto numerose esperienze di primo livello in teatro, dai tour nazionali con i propri lavori al ruolo di assistente del celebre regista napoletano Tato Russo, decide di virare sulla sceneggiatura e la produzione video, formandosi a Roma allo IED e lanciando una casa di produzione indipendente, la Decima Rosa, dal titolo della sua web-serie di esordio come autore e regista. Anche in questo campo, in breve tempo, sia l’attività di produttore che di autore e regista raggiungono livelli notevoli, assumendo addirittura rilevanza internazionale nella co-produzione. È questo il momento in cui il panorama provinciale, dove si sarebbe potuto assestare con grande agio, non gli appare sufficientemente ampio per le sue grandi aspirazioni. Ancora una volta affronta con coraggio una sfida complessa, viene ammesso alla London Film Academy e, dopo questa nuova tappa di alta formazione, trasferisce progressivamente le proprie attività a Londra, dove lavora a tempo pieno nella produzione cinematografica e televisiva. Collabora con importanti case di produzione, tra cui Mosaic Films, Nutopia e Raw, Insieme a Elena Alessia Negriolli fonda inoltre la sua boutique film company, Freeside Films. Il legame con l’Italia e il Trentino però non si spezza: nel 2018 la sua serie documentaria “’68 – Pop Revolution” entra nel palinsesto di Sky raccontando, fra le altre cose, la Trento degli anni ’60, con la nascita dell’Ateneo trentino e della facoltà di Sociologia.
Nemmeno la malattia ha fermato la sua carriera, ormai arrivata ai massimi livelli: fino agli ultimi giorni ha lavorato come autore e produttore della serie televisiva ‘Vatican Girl’ da lui ideata e pubblicata recentemente su Netflix nel 2022 con grande successo mondiale, e che lui purtroppo non ha potuto vedere conclusa. Negli anni non ha mai rinunciato alle sue molteplici passioni. Già in Trentino aveva organizzato e condotto laboratori e corsi di teatro, musical, musica e cinema. Nel Regno Unito prosegue la sua vocazione e collabora in pianta stabile con la London Film Academy come tutor/insegnante di filmmaking. Non appende mai neppure le bacchette e continua a suonare con svariati gruppi, e a comporre musica, riuscendo anche a pubblicare un ultimo disco, interamente autoprodotto durante la malattia e la pandemia del 2020.
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photos (c) E.A.Negriolli
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